Anche sul fronte dello stile la Nuova 500 interpreta all’italiana la futura mobilità, raccogliendo una considerevole eredità, quella delle due generazioni precedenti.

 

 

Perché non bisogna mai dimenticare che la Nuova 500 è sempre lei, l’iconica city car con le stesse proporzioni stilistiche e un design pulito, segno del nostro tempo. Classica, cool e forte di una storia lunga 63 anni. Nel disegnarla, il Centro Stile Fiat ha lavorato sulla pulizia dei segni e su una coerenza di linguaggio per arrivare a definire le linee della terza generazione: essenziali, evolute, più sinuose ed eleganti sebbene compatte, plasmate su un’impostazione più proporzionata del nuovo telaio. Ciò rende i volumi accattivanti conferendo la percezione di accresciuta stabilità e presenza dimensionale.

 

 

 

Altra esigenza è stata quella di connotare subito il nuovo modello con un logo 500 dedicato che per la prima volta compare al centro dello scudo frontale, prendendo il posto del logo Fiat. Sul posteriore l’attuale logo 500 mantiene la sua continuità col passato, trasformandosi in una versione dedicata all electric: contraddistinto ed impreziosito da un contorno “Light Blue”, l’ultimo zero muta in una “E” con un gioco di disegno e colore.

 

 

 

Nella Nuova 500 tutti gli elementi dello stile sono semplicemente più discreti, più sobri, più freschi. Il frontale, verticale come nel 1957, è meno sfuggente, quasi rivolto verso la strada ed è stata accentuata la sensazione di dinamicità della vista laterale. La linea di taglio che nella prima generazione separava il volume del cofano dai proiettori circolari oggi reinterpreta quella separazione dividendo l’ellisse del proiettore scomposto con ciglio sul cofano. I fari dalla forma leggermente più ellittica e sempre iconica sono tecnologici e moderni, conferendo uno “sguardo” più accattivante, mentre la maniglia della portiera, totalmente a filo superficie, presenta un vano per l’apertura elettrica. Un’auto con il sorriso che anche nella terza generazione non perde di vista la sua connotazione “spensierata” espressa dal frontale empatico.

 

 

 

Lo stesso spirito creativo si ritrova anche nelle forme. Grazie alla sostanza della nuova piattaforma la terza generazione di 500 ha acquisito una presenza incredibile: più larga di 6 centimetri e più lunga di altrettanti 6 cm ha 2 centimetri di passo in più e ruote più grandi che le conferiscono più personalità e una maggiore abitabilità, pur restando sotto i quattro metri di lunghezza.

 

 

 

All'interno, la 500 elettrica si presenta completamente nuova ed elegante, con chiari rimandi ad elementi presenti nella prima generazione. Al pari di un interior designer il Centro Stile ha arredato gli interni distribuendo gli ingombri in modo efficiente, all’insegna della semplicità formale, della pulizia estetica e della chiarezza visiva, come dimostra la larga e snella fascia plancia e la realizzazione di soluzioni modulari portaoggetti tra i due sedili anteriori, dove prima trovava posto il mobiletto del cambio, a tutto vantaggio di una importante abitabilità percepita. C’è più spazio dietro le spalle e per le gambe, mentre il fondo piatto consente l’alloggiamento delle batterie al litio senza impattare sulla capienza del bagagliaio che rimane invariato. Il risultato è un ambiente molto curato, sobrio e con linee essenziali, armonioso e all’insegna della sostenibilità. Così come per la Fiat 500 ibrida anche la versione elettrica, a seconda degli allestimenti, presenta sia i sedili realizzati utilizzando il filato “Seaqual” derivato dalla plastica recuperata dal mare sia quelli che fanno largo uso di eco-leather al posto della vera pelle.

 

 

 

Emozioni per stupire

 

Fiat 500 da sempre è sinonimo di emozioni. E anche la terza generazione è pronta a stupire prima ancora di premere il tasto di avvio. La nuova 500 esordisce nella versione cabrio: la prima open-air a quattro posti e zero emissioni: tutto aperto, tutto elettrico, tutto silenzioso. Perché un’icona della Dolce Vita non poteva che rinascere così, per sprigionare tutto il suo fascino nelle forme come nei suoni. E a proposito di suoni ecco un’altra unicità della nuova city car, che sarà disponibile successivamente: per l’AVAS (Acoustic Vehicle Alert System), l’avviso acustico per i pedoni - obbligatorio fino alla velocità di 20km/h - la scelta non è ricaduta su un banale segnale acustico bensì sulla musica di Amarcord di Nino Rota in puro stile Dolce vita e nel segno della più autentica creatività italiana.