Volkswagen ID2 il fallimento di progetto e di una utopia tutto quello che non ti dicono

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Volkswagen, dopo le presentazioni in "pompa magna", ha annunciato che, almeno per il momento, la tanto attesa (da chi?) Volkswagen ID2 non si farà.

Non c'è mercato per le auto elettriche, o meglio, non c'è mercato senza incentivi sostanziosi che rendano profittevole il loro acquisto.

Ma non ci sono neanche profitti nella loro vendita, soprattutto sulle auto elettriche più economiche.

Anche nella ricca Germania, dove l'acquisto di un'auto elettrica è più sostinibile per il cittadino che in Italia, rimodulati gli incentivi per le auto elettriche è subito crollata la domanda.

Domanda che in Germania era drogata dagli incentivi e da un perverso mercato parallelo, per cui acquistata l'auto elettrica con lauti incentivi si rivendeva usata per acquistare un'auto a benzina, guadagnandoci sopra.

Scoperto e bloccato il trucco è finita anche la passione per i tedeschi delle auto elettriche.

La nuova Volkswagen ID2 al momento non uscirà e quando uscirà, se mai uscirà, sarà un'auto vecchia e non più competitiva.

Triste destino di un'auto annunciata da tempo, ma la cui presentazione è stata sempre rinviata.

Ma il suo fallimento è il fallimento di un'utopia ... imporre al mercato una tecnologia che da sola non è competitiva, non è sostenibile, non risponde alle esigenze del cittadino e, pensiamo, neanche a quelle dell'ambiente.

La ID2 potrebbe non essere un fallimento se farà riflette e ripensare la mobilità elettrica, che deve essere una scelta, non una imposizione.

Per l'ambiente sarebbe molto più utile dare una mano concreta e sostanziosa a cambiare una vecchia auto a chi oggi non può permetterselo.

Ma questo è poco conveniente per l'elite Europea.